Conte accusato di aver organizzato una consultazione “pilotata”. Il futuro del M5S in bilico, con Grillo pronto a impugnare il simbolo.
Danilo Toninelli, ex ministro e attuale componente del Collegio dei Probiviri del Movimento 5 Stelle, ha espresso parole dure nei confronti di Giuseppe Conte in un’intervista a Radio Cusano Campus. Le dichiarazioni arrivano dopo una consultazione tra gli iscritti che, secondo Toninelli, sarebbe stata gestita in maniera tutt’altro che imparziale. Grillo rimarrà in silenzio? Assolutamente no! Ecco tutte le possibili mosse.
Conte nel “mirino”: “Ha deciso tutto lui”, cosa farà Grillo
Toninelli ha puntato il dito contro Conte, affermando che l’ex premier avrebbe orchestrato la consultazione ratificatoria in modo unilaterale. “Ha deciso tutto lui: quanti dovevano votare, le domande e persino il notaio”, ha dichiarato.
Un’accusa che mette in dubbio la trasparenza del processo decisionale all’interno del Movimento.
Secondo Toninelli, il vero obiettivo di Conte sarebbe quello di consolidare il proprio controllo, spingendo il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, verso un’inevitabile reazione legale.
Beppe Grillo pronto all’azione legale
Toninelli non ha dubbi sul futuro: “Beppe non si darà per vinto. Impugnerà il simbolo e lo renderà suo. Conte, a quel punto, dovrà fare il suo partito”.
Questa previsione rappresenta un chiaro segnale della spaccatura ormai insanabile tra le due anime del M5S.
L’ex ministro è convinto che il Movimento, nella sua forma attuale, abbia i giorni contati. “Il M5S non ci sarà più tra qualche mese”, ha affermato, prefigurando uno scenario in cui Grillo riprenderà le redini del progetto originale, mentre Conte potrebbe essere costretto a fondare una nuova formazione politica.
Dopo il voto, Grillo ha commentato l’esito pubblicando una foto sui social che lo ritrae nella copertina di The Truman Show, con una frase iconica: “Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte”.
Ora che non è più garante, Grillo ha diverse opzioni davanti a sé:
- Azione legale sul simbolo
Grillo potrebbe contestare la proprietà del simbolo del M5S come svelato da Toninelli. Recentemente, l’84,9% degli iscritti ha approvato una modifica per semplificare le procedure di gestione del contrassegno, ma finché il nuovo statuto non sarà pienamente operativo, il comico potrebbe appellarsi alle regole esistenti per mantenere le sue prerogative. - Contestazione del voto
Secondo l’avvocato grillino Lorenzo Borré, Grillo potrebbe richiedere una nuova votazione, dato che lo statuto prevede ancora formalmente il ruolo di garante. Tuttavia, questa strada potrebbe essere percepita come una mera tattica dilatoria. - Fondazione di un nuovo Movimento
Grillo ha recentemente accennato all’idea di “lanciare qualcosa di meraviglioso”. Potrebbe trattarsi di un’associazione o di un movimento politico parallelo, incentrato sui principi originari del M5S. La sfida sarà attrarre sostenitori disposti a lasciare il partito per seguirlo in questa nuova avventura.